Art Gallery
We have transformed only one thing in the hall: the Hall.
It is now an art gallery for young artists and for your pleasure. Find out about the next exhibition and the past ones we have hosted.
It is now an art gallery for young artists and for your pleasure. Find out about the next exhibition and the past ones we have hosted.
Paolo Pallara ritorna alla Gallery Annunziata
4 novembre 2023 – 7 gennaio 2024
Inaugurazione sabato 4 novembre alle ore 18,00
[…] Non la soglia ti è ignota, ma oscuri
sono i passi più in là del tuo mondo
di cui sai tutto
ma non dove sia
tratto da l’Attenzione di Angelo Andreotti
NFT RINASCIMENTO
8 luglio – 3 settembre 2023
Andrea Forlani espone i suoi nuovi lavori nella gallery Annunziata
“Non so se sono un artista: non mi interessa”. Ad Andrea Forlani potrà anche non interessare, ma la risposta la possiamo dare noi, in base agli unici dati certi che definiscono l’arte: qualità (comunque relativa) ed emozione. Bisognerà considerare questo, quando si sosterà nelle stanze dell’Hotel Annunziata, dirimpetto al Castello Estense, di fronte alle immagini che il pittore, regista e fotografo ferrarese ha prodotto. L’occasione sarà la mostra ‘NFT Rinascimento’ (8 luglio-3 settembre). Ma perché la N di ‘NFT’ è barrata? Lo spiega l’autore. “Sono immagini realizzate con una tecnica composita: utilizzo i quadri che ho fatto negli ultimi trent’anni, come fossero i colori di una tavolozza”. In pratica, Forlani ha fotografato le opere che ha eseguito in passato e le ha trasformate in velature digitali, livelli singoli di Photoshop che ha sovrapposto e modificato, fino ad ottenere le combinazioni volute. “È una stratificazione temporale di un percorso pittorico che sublima, in un primo momento, in arte criptografica digitale”. Pertanto, le opere sono state inizialmente pensate come NFT, ovvero “non-fungible token”, proprie, quindi, del mondo del digitale: oggetti non tangibili. Ed ecco spiegata la N barrata: “una volta ottenuta l’immagine digitale, trasformo le opere in oggetti reali, concreti”. Come? Attraverso una particolare tecnica di stampa su lamina di alluminio, che permette di esporre le immagini alla stregua di un’opera fisica. In buona sostanza, ci si trova davanti a una rielaborazione attuale dei collages novecenteschi. Il concetto di stampa, poi, ci riporta a una dimensione commerciale e popartistica, che tuttavia Forlani declina nei termini di un omaggio al Rinascimento. Infatti, alle velature ottenute dai suoi prodotti pittorici aggiunge porzioni di opere dei grandi maestri del Quattro e Cinquecento, che emergono qua e là, nel risultato definitivo: forme del Rinascimento reinterpretate e riviste attraverso una tecnica tutta contemporanea. Si entra in un vortice temporale che riassume secoli di capolavori e finisce per mostrare, ad esempio, il volto rilassato, e di tre quarti, di un semplice putto, nella cui sagoma si riconoscono più riferimenti: tra questi, un cardellino concorre a un generale clima di pacata e nostalgica malinconia, alimentando una sensazione che, in effetti, soltanto un artista saprebbe suscitare.
Testo di FRANCESCO FRANCHELLA [Il Resto del Carlino – Ferrara]
6 may – 2 july 2023
Enrico Manelli has been defined by some as a Renaissance man, an eclectic, in which all fields of artistic knowledge must be known and explored. Each of his artistic expressions is summed up by his profound knowledge of the spaces, breaths and amplitudes on which he plays and which he reworks, sometimes creating playful and artificial settings but often also torment and tension in the beholder. It is the man who is the architect of his own destiny, the creative man and creator on the one hand, who every now and then, with bewilderment, is its victim and scrutinizes its will, like someone who looks at the clouds wondering what the weather will be like, and showing everyone humanity and vulnerability.
Franco Farina
March 4 – April 30, 2023
Inauguration Saturday 4 March at 18.00
These works are presences. Of them, apparently simple at first glance, you remember the scheme easily and, why not, with joy. You carry them with you, wherever you decide to summon them. And you evoke them not to escape reality, but as an interpretative grid for
discover, or generate, new aspects of the world. Thus, these works are exercises in style.
When one then leans and keeps one’s attention on them, however, one seems to come to be part of the very act of their creation. One feels moved internally, but not passively; that is, it is not about kidnapping. Instead, we are moved by a subtle sense of participation, through a sort of partnership between the author, the work and the user – all limiting terms since one delicately changes into the other – in a game of enchantment. Fruit of an educated awareness, these works allow,
to those who get involved, to educate themselves, through the difference, to embrace the other.
3 settembre – 28 ottobre 2022
Roberto Pagnani è nato a Bologna e vive a Ravenna, città in cui svolge la sua attività di artista. Cresciuto in un contesto familiare dedito al mondo dell’arte da più generazioni, è stato a contatto diretto con opere dei maggiori protagonisti dell’ambiente culturale informale europeo.
Espone in numerose manifestazioni e mostre fra cui New York – I.10, Onishi Gallery di New York, 2007; Dievas_Dio, Amber Gallery Museum di Nida (Lituania), 2008; Casadicose, Nobodaddy 2008/9, Teatro Rasi di Ravenna, 2009; Parole&Onde, Il Vicolo, Galleria d’Arte Contemporanea di Cesena, 2010; Rotte, Autorità Portuale di Ravenna, 2011; Café Promenade, Ionian Lapsus Festival, Katelios (Grecia), 2011; Flotte, Gallery Copenhagen di Copenhagen (Danimarca), 2012; Astrazioni, Galleria Ninapì di Ravenna, 2012; Fino alle Colonne d’Ercole e ritorno, Pescherie della Rocca di Lugo, 2013; Altrove, Galleria del Carbone di Ferrara, 2013; Asylum, Alma Mater Gallery di Sofia (Bulgaria), 2014; Blooming, Galleria Vibra di Ravenna, 2015; La Natura è un Tempio, Palazzo del Bargello di Gubbio, 2015; Friends-Free Ends, Officina delle zattere di Venezia, 2015; Lemures, Crisalide XIII, Masque teatro, Forlì, 2016; Lemures II, SetUp+, Libreria Ibis, Bologna, 2017; SensofOrme, NiArt Gallery, Ravenna, 2018; Ultimi PAESAGGI, DOC-Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, Imola, 2019; Flora Fragmenta, Botanica Lab, Bologna, 2020; Sea Water, Pallavicini 22 Gallery, Ravenna, 2020; Attraverso l’orizzonte, Museo Ugonia, Brisighella, 2021; Utopie e distopie, Oratorio di San Sebastiano, Forlì, 2021; Langages, materiaux et techniques differentes dans la recherche contemporaine en Emilie-Romagne, Prieure de Cayac a Gradignan, Bordeaux (Francia), 2022.
Tanti sono i critici e gli storici dell’arte che hanno scritto di lui tra i quali soprattutto Franco Bertoni, Beatrice Buscaroli, Luca Maggio, Michela Ongaretti, Serena Simoni e Claudio Spadoni.
Importanti sono anche le sue collaborazioni con il mondo del teatro e della musica come, ad esempio, la realizzazione di scenografie. Nel 2011 ha realizzato le scene per lo spettacolo musicale del pianista Matteo Ramon Arevalos (testo di D. Settevendemie), dal titolo CaFFFè Promenade per il Teatro Mouffetard di Parigi. Nel 2013 ha realizzato l’installazione pittorica per il concerto Sérimpie per Piano (M. R. Arevalos) e Ondes Martenot (B. Perrault) tenutosi al Temple Neuf di Strasburgo (cd prodotto da ReR Megacorp). Molte sono state, nel 2017, le collaborazioni con il musicista e compositore Matteo Ramon Arevalos; creazione e allestimento delle scenografie all’Oratorio San Filippo Neri di Bologna per il Festival di Musica Contemporanea MICO; realizzazione degli elementi polimaterici per piano preparato per il concerto Metamorphosis tenutosi presso il Teatro Alighieri di Ravenna in occasione del Ravenna Festival e poi all’Istituto di Cultura Italiana di Buenos Aires e, di seguito, alla Missouri Western University di Kansas City; installazione in forma di oggetti policromatici per i concerti al Museo Zauli di Faenza, nella Basilica di San Francesco a Ravenna e allo Spectrum di New York.
Ha illustrato, inoltre, testi e pubblicazioni poetiche di Cetty Muscolino, Valerio Fabbri, Nevio Spadoni, Stefano Simoncelli ed Eugenio Vitali.
Opere sue sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private, tra cui il MAR di Ravenna; la Biblioteca F. Trisi di Lugo, Sede dell’Autorità Portuale di Ravenna; l’Istituto di Cultura Italiana di Vilnius, Sede dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna a Bologna, l’EEA (European Environment Agency) di Copenhagen, Sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola.
Nuove opere di Paolo Pallara all’albergo Annunziata dal titolo “FRAMMENTI DI NERO”
Una pittura che si presenta come un’avventura dello spirito in cerca di ragioni per l’esistenza in una scansione temporale dove la disgregazione dei sentimenti e dei rapporti umani e’ sempre più frequente ed intensa, e in questo sentire trova immagini
che mettono a fuoco momenti fondamentali.
Lacerazioni, colature, graffi, immagini che si aprono in un tempo buio in un confronto fra tempo memoria e tempo destino.
Attese e timori di un altrove non ancora trovato.
Over the last ten years, I have been lucky enough to have traveled extensively for both business and leisure. Along the way, I have enjoyed sharing my experiences on Instagram and connecting with people with similarly diverse passions.
As a business and leisure traveler, my shoes have been always my faithful travel companions. I have realized that they are not only a fashion accessory, an extension of our personality or style; they are also an expression of our way of being. They really can shape and influence the type of day we are going to have. I have also realized that the way I am going to move around the world is often dictated by my shoes.
It’s a myth that shoes are just a female obsession: men also know that every occasion needs the right shoe. Blending business and leisure travel requires to pack shoes that suit more than one type of occasion: trendy, comfortable and light sneakers as well as more formal and sophisticated shoes for business meetings.
This selection of photos is a tribute to my most loyal, patient and helpful travel companions; the ones who never say no when I want to take a picture of them.
Michele Rio on permanent display Annunziata.
In the little free time between exposure and the other, our art gallery dresses with magnificent works of Michele Rio where its colors take possession of the walls of the hall, library room and breakfast room to give you a “mood” of color to your day.