DUE FACCE DEL RINASCIMENTO
Eppure sono molto diverse le due facce, comunque maestose e imponenti, che mostra: da un lato il fusto in pietra bianca e rosa del campanile scandito da blocchi cubici; dall’altro il catino semicircolare dell’abside in terracotta.
Il primo, il campanile disegnato da Leon Battista Alberti a metà del ‘400 è un esempio di quelle forme classiche antiche che il Rinascimento riscopre e poiché universali può porre ovunque, senza legami specifici col luogo in cui sta.
La seconda, invece, l’abside progettata dal ferrarese Biagio Rossetti nel 1498 è tipicamente frutto dell’interpretazione locale data al Rinascimento. Il mattone rosso di cui consiste l’edilizia cittadina, i cornicioni decorati secondo dei modelli ricorrenti, l’inserimento isolato e perciò appariscente di dettagli in pietra nei capitelli.
È poi in fondo un altro l’elemento che al contrario avvicina i diversi: l’arco. L’arco doppio che incastra le finestre, cieche o aperte, del campanile; e l’arco su due ordini sovrapposti che accompagna l’andamento del volume dell’abside, e nel piano inferiore è a sua volta ripreso nei profondi finestroni.